Trieste (venerdì 24 ottobre 2025) — “La situazione a Trieste resta sotto controllo. È innegabile che le grandi navi da crociera abbiano un impatto ambientale, ma i dati dimostrano che è comunque inferiore a quello prodotto complessivamente dal traffico veicolare e dai sistemi di riscaldamento”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro, intervenendo in Consiglio regionale durante l’audizione dedicata all’impatto delle navi da crociera e mercantili sulla qualità dell’aria a Trieste.
di Matteo Della Bartola
L’audizione era stata richiesta dalla consigliera Giulia Massolino (Patto per l’Autonomia – Civica Fvg) nell’ottobre 2023, in seguito ai dati diffusi dal ricercatore Axel Friedrich, già membro della Commissione trasporti dell’Agenzia federale tedesca per la protezione dell’ambiente. Le rilevazioni, condotte a Trieste nel settembre 2023 con il supporto di Cittadini per l’Aria e di alcune associazioni ambientaliste locali, avevano sollevato dubbi sull’effettivo livello di inquinamento atmosferico provocato dal traffico navale.
Nel suo intervento, Scoccimarro ha ricordato che “tutta l’attività di monitoraggio sull’inquinamento in Friuli Venezia Giulia è affidata ai tecnici dell’Arpa, vero e proprio braccio operativo della Regione, che utilizza strumenti adeguati e procedure conformi alla legge”. L’assessore ha assicurato che la Regione continuerà a investire in tecnologie e strumenti scientifici per garantire “misurazioni sempre più puntuali e trasparenti”.
Scoccimarro ha inoltre richiamato i risultati raggiunti nel percorso di decarbonizzazione del Golfo di Trieste, ricordando la chiusura dell’area a caldo della Ferriera di Servola e la dismissione della centrale a carbone di Monfalcone. Tra i progetti in corso, ha citato l’elettrificazione delle banchine portuali, che permetterà alle navi di spegnere i motori durante la sosta in porto, riducendo le emissioni inquinanti.
“Se qualcuno ritiene che le misurazioni siano falsate – ha aggiunto Scoccimarro – non serve convocare conferenze stampa o scrivere sui social: è giusto segnalare tutto alle autorità giudiziarie”.
L’assessore ha infine affrontato il tema della collocazione delle navi da crociera davanti a piazza Unità d’Italia, definendola “una scelta ormai superata”.
“La Stazione marittima – ha spiegato – fu progettata un secolo fa, quando non esisteva il traffico automobilistico e le navi erano molto più piccole. È legittimo oggi ipotizzare nuove aree di attracco, come il Porto nuovo o il Porto vecchio, che potranno essere adeguatamente attrezzate”.
La consigliera Giulia Massolino ha accolto con favore l’audizione, definendola “un passo fondamentale per aprire un dibattito critico sul traffico crocieristico”.
“Le associazioni – ha sottolineato – hanno ribadito la necessità di interventi strutturali per garantire la tutela della salute dei cittadini e una vera coesistenza tra porto e città, basata su dati trasparenti e accessibili riguardo polveri ultrafini, black carbon e biossido di azoto”.
Massolino ha ricordato che gli impatti di questi inquinanti “sono ampiamente documentati dalla letteratura scientifica” e includono rischi per apparato respiratorio, cuore, tumori, diabete, asma e disturbi neurologici.
“Ci fa piacere sapere – ha concluso – che anche l’assessore Scoccimarro riconosca l’inadeguatezza dell’attuale posizione delle navi da crociera di fronte a piazza Unità. Ora ci aspettiamo che la Regione si faccia parte attiva per spostare gli attracchi e ridurre così i disagi alla cittadinanza”.
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