Policlinico Triestino acquisisce Mademar e Ad Maiores: 151 posti letto in più e rafforzamento della rete sanitaria regionale

Trieste — L’acquisizione di Mademar e Ad Maiores da parte del Policlinico Triestino è ufficiale solo oggi, ma la notizia circolava già insistentemente da metà giugno. All’epoca l’azienda aveva smentito le voci, ma l’operazione era evidentemente già in corso.

di Matteo Della Bartola

Con questa mossa, il gruppo triestino consolida ulteriormente la propria presenza nel territorio, contando ora cinque case di cura, due residenze sanitarie assistenziali e due residenze per anziani, 16 strutture ambulatoriali, per un totale di 1.224 posti letto e un fatturato superiore a 150 milioni di euro. Il personale supera le 1.200 unità, di cui oltre 600 tra collaboratori medici e sanitari.

Le due nuove strutture, situate in via Madonna del Mare e corso Italia, aggiungono 151 posti letto alla rete del Policlinico. Secondo l’azienda, il progetto di espansione si inserisce in una strategia di crescita organica, finalizzata a consolidare un polo sanitario di riferimento nel territorio, garantendo continuità assistenziale e servizi di qualità. I dipendenti delle due case di riposo saranno confermati, a testimonianza dell’attenzione del Policlinico Triestino per investire nel Friuli-Venezia Giulia, potenziando le competenze locali, l’occupazione e i servizi per anziani e persone fragili.

Il presidente Guglielmo Danelon ha sottolineato: “Ci impegniamo a garantire continuità per gli ospiti e per il personale, abbinando la stabilità del presente con l’innovazione del futuro”. L’amministratore delegato Franco Stock ha aggiunto: “Le nuove strutture potranno contare su un’organizzazione solida, capace di coniugare innovazione e umanità, per offrire un servizio sempre più integrato e di qualità”.

Con queste acquisizioni, il Policlinico Triestino rafforza la propria posizione come polo sanitario di riferimento regionale, consolidando l’offerta assistenziale per le persone anziane e fragili e proseguendo nella missione di migliorare la qualità delle cure e la centralità del paziente.