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Trieste, l’opposizione attacca: “Comune fermo da due mesi e mezzo per colpa dell’Ovovia”

Trieste (giovedì 9 ottobre 2025) — “Il Comune è di fatto immobile da due mesi e mezzo, paralizzato da un progetto inutile e impattante come la cabinovia”. È l’accusa lanciata dai consiglieri di opposizione nel corso di una conferenza stampa convocata ieri, mercoledì 8 ottobre, a Trieste. Al centro delle critiche, lo stallo del Consiglio comunale, che — fatta eccezione per due brevi sedute a settembre — non si riunisce dalla fine di luglio.

di Matteo Della Bartola

“La città è bloccata — ha dichiarato Riccardo Laterza, capogruppo di Adesso Trieste —. Il Consiglio da settimane non discute delle reali priorità dei cittadini. La vicenda dell’Ovovia, su cui la maggioranza continua a dichiararsi compatta, non ha ancora prodotto alcuna decisione chiara. Qualsiasi scelta che non sia l’abbandono definitivo del progetto sarebbe un grave errore che costerebbe alla città altri soldi e altro tempo”.

Le dichiarazioni arrivano a poche ore da una nota ufficiale del Comune — datata martedì 7 ottobre — nella quale si afferma che la maggioranza ha ribadito la propria unità “sull’azione che si deciderà di intraprendere” in merito al progetto della cabinovia, dopo la recente bocciatura da parte del TAR delle certificazioni ambientali Vinca e Vas. Nella stessa riunione, è stato approvato anche l’affidamento con appalto per la realizzazione dell’asilo di Roiano.

Ma per l’opposizione, l’immobilismo non è solo politico, bensì anche finanziario. “Ci sono 9,5 milioni di euro di avanzo di bilancio potenzialmente destinabili a opere pubbliche che migliorerebbero la qualità della vita dei cittadini — ha aggiunto Laterza —. Eppure questi fondi non sono stati ancora utilizzati. Come abbiamo già detto in Consiglio e agli organi di stampa — senza mai essere stati smentiti — si vocifera che potrebbero servire a coprire i costi dell’Ovovia per il biennio 2025-2026, visto che i finanziamenti ministeriali sono stati posticipati al periodo 2027-2034”.

Non si è fatta attendere la replica dell’assessore al Bilancio, Everest Bertoli, che ha liquidato le critiche con tono ironico: “Non mi sorprende che siano sempre all’opposizione. Ormai ululano solo alla luna, e anche stavolta saranno smentiti dai fatti”.

Le critiche, però, sono arrivate anche da altri esponenti delle minoranze. Giorgio Sclip (Lista Russo/Punto Franco) ha denunciato “una città piena di buche, alberi tagliati e mai ripiantati, parchi abbandonati e scuole in condizioni disastrose”. Per Alessandra Richetti (M5S), l’amministrazione sta vivendo “una via crucis di fallimenti”, con una gestione “confusa e problematica” di molti cantieri, tra cui il Ponte Vecchio, il Ponte Bianco, il Ponte Verde, il Tram di Opicina e l’asilo nido di Roiano.

Duro anche l’intervento di Francesco Russo (Pd), che ha descritto una maggioranza “divisa su tutto: dai cassonetti intelligenti alla possibile riqualificazione dell’ippodromo”. E ha infine puntato il dito contro lo stallo nelle nomine ai vertici del porto di Trieste, “fermo da 18 mesi a causa delle liti interne al centrodestra”.

Una fotografia impietosa dell’attuale amministrazione Dipiazza, che secondo l’opposizione sta sacrificando la gestione ordinaria della città sull’altare di un progetto, la cabinovia, ormai sempre più contestato.

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Tag: , , , Last modified: Ottobre 9, 2025
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