Trieste (sabato, 8 giugno 2024) – Le prime due partite della finale promozione tra S.Bernardo Cantù e Trieste hanno messo in luce una netta superiorità dei giuliani. Trieste ha dimostrato una solidità e una fiducia nei propri mezzi che hanno lasciato Cantù in svantaggio per quasi l’intera durata delle gare.
di Davide Lettera
Cantù è stata in vantaggio per soli tre minuti e undici secondi complessivi nei primi due incontri a Desio. Trieste, al contrario, ha mantenuto il comando per ben 72 minuti e 39 secondi, confermando una tendenza netta in entrambe le partite.
Alla base di questo dominio c’è una fiducia smisurata che Trieste ha attualmente in sé stessa. La squadra giuliana crede profondamente nel proprio gioco e questa fiducia è stata evidente in ogni azione. Un esempio emblematico è avvenuto a poco più di 30 secondi dalla fine di gara 2: con Trieste avanti 77-73, Reyes ha catturato un rimbalzo difensivo, attraversato il campo e passato la palla a Candussi per una tripla decisiva. Questo gesto ha esaltato lo spirito di squadra e la fiducia reciproca tra i giocatori.
Trieste ha costantemente scelto le soluzioni migliori sotto pressione, dimostrando una solidità che Cantù non è riuscita a eguagliare. La squadra lombarda dipende troppo dalle iniziative di Hickey, che se non è in serata fatica a creare opportunità per i compagni. Trieste, invece, è più omogenea e ben costruita, basandosi su una solida filosofia tecnico-tattica che alimenta la sua sicurezza.
Un altro aspetto chiave è stato il dominio nei rimbalzi offensivi, con Trieste che ne ha conquistati 16 contro i 9 di Cantù, mostrando una maggiore determinazione. Cantù ha sofferto anche l’atipicità di Reyes, un’ala capace di fare la differenza sia da “3” che da “4”, con Nikolic unico difensore in grado di arginarlo con una certa efficacia.
Le scelte tattiche di Cagnardi non si sono rivelate efficaci, soprattutto per quanto riguarda i cambi sistematici, che non hanno sfruttato al meglio le caratteristiche dei suoi giocatori. Tuttavia, il coach ha iniziato a utilizzare le rotazioni in modo più ampio, passando da pochi minuti per l’ottavo e il nono uomo in gara 1 a 13 minuti complessivi nel secondo incontro.
Nonostante il grande supporto dei tifosi, con oltre 12.000 presenze nelle due partite, Cantù non è riuscita a sfruttare il vantaggio del fattore campo, ottenuto grazie all’eliminazione di Forlì in semifinale. Ora, la S.Bernardo dovrà affrontare una sfida ardua: vincere due volte consecutive a Trieste. Se Cantù vuole ritrovare l’affetto dei suoi tifosi a Desio, dovrà superare Trieste nel proprio territorio.
Last modified: Giugno 8, 2024