Teatro Verdi, in 200 scrivono al Ministro Giuli: “Serve subito un nuovo sovrintendente”

Trieste (mercoledì 15 ottobre 2025) — A 114 giorni dalla cessazione del mandato del sovrintendente del Teatro Verdi, 200 tra lavoratori e cittadini hanno firmato una lettera indirizzata al Ministro della Cultura Alessandro Giuli, per sollecitare la nomina del nuovo vertice della Fondazione. La missiva è rivolta anche al Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e al Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, in quanto soci fondatori della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”.

di Matteo Della Bartola

I firmatari denunciano una situazione definita di “grave difficoltà lavorativa e intollerabile disagio professionale”, causata – si legge nel testo – dal “protrarsi della mancata nomina di un sovrintendente”.

Nella lettera viene ricostruita la sequenza degli ultimi sviluppi:

• L’8 maggio è scaduto il mandato dell’ex sovrintendente Giuliano Polo, che ha continuato a operare per 45 giorni in regime di ordinaria amministrazione, come previsto dalla normativa.
• Il 21 giugno l’incarico è decaduto ufficialmente, così come quello dei membri del Consiglio di indirizzo.
• Solo il 4 agosto il Consiglio, ormai in proroga, ha individuato un nome da proporre al Ministero della Cultura per la nomina, che tuttavia “a oggi, incomprensibilmente, non è ancora stata formalizzata dalla competente autorità statale”.

A oggi, spiegano i firmatari, il presidente della Fondazione può compiere solo atti di ordinaria amministrazione, ma non ha la facoltà di portare avanti azioni fondamentali per la gestione del teatro: assunzioni a tempo indeterminato, rapporti con le organizzazioni sindacali, accordi con sponsor e partner privati, pianificazione strategica a lungo termine.

Una situazione di stallo gestionale che, secondo lavoratori e cittadini, rischia di compromettere la stabilità e il futuro dell’istituzione culturale. Da qui l’appello diretto ai soci fondatori affinché “adempiano ai propri doveri istituzionali, provvedendo senza ulteriori ritardi alla nomina del nuovo organo gestorio”.