Scritto da 5:20 am Esteri, Attualità

ONU accusa Israele e Palestina di crimini di guerra e contro l’umanità

Esteri (venerdì 14 giugno 2024) – Un rapporto della Commissione d’inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite ha accusato le autorità israeliane e palestinesi di crimini di guerra e contro l’umanità. Secondo il documento, le autorità israeliane sono ritenute responsabili di tali crimini durante le operazioni militari a Gaza a partire dal 7 ottobre 2023, mentre i gruppi armati palestinesi sono accusati di crimini di guerra in Israele.

di Davide Lettera

Questa indagine, la prima delle Nazioni Unite sugli eventi dal 7 ottobre 2023, si basa su interviste con vittime e testimoni, condotte a distanza e durante missioni in Turchia ed Egitto. Sono stati presentati e verificati migliaia di elementi open-source tramite analisi forensi avanzate, immagini satellitari e rapporti medici forensi. Il rapporto sottolinea inoltre che Israele ha ostacolato le indagini, impedendo l’accesso della Commissione al proprio territorio e ai Territori palestinesi occupati.

Il rapporto della Commissione verrà presentato in occasione del 56esimo Consiglio per i Diritti dell’Uomo, che si terrà a Ginevra il 19 giugno. Secondo quanto scritto nel comunicato stampa delle Nazioni Unite, il documento verrà accompagnato da altri due distinti rapporti: uno sull’attacco del 7 ottobre e un altro sulle operazioni militari israeliane fino alla fine del 2023. Le autorità israeliane sarebbero responsabili dei crimini di guerra di “impiego della fame come metodo di guerra, omicidio o uccisione intenzionale, attacco intenzionale contro civili e beni civili, trasferimento forzato, violenza sessuale, tortura e trattamenti inumani o crudeli, detenzione arbitraria e oltraggi alla dignità personale”. Il braccio armato di Hamas e “altri sei gruppi armati palestinesi” sarebbero invece responsabili dei crimini di guerra di “attacchi diretti contro i civili, omicidio o uccisione volontaria, tortura, trattamento disumano o crudele, distruzione o confisca dei beni di un avversario, attentati alla dignità personale e presa di ostaggi, compresi bambini”.

Il documento delle Nazioni Unite non è stato ben accolto dalle autorità israeliane. La missione diplomatica di Israele a Ginevra ha definito il rapporto ONU come una “accusa abominevole e immorale”, che rifletterebbe “la sistematica discriminazione anti-israeliana di questa Commissione d’inchiesta, nata nel peccato, nel 2021, mentre Hamas lanciava razzi sui civili israeliani”. La missione israeliana a Ginevra intende richiamare gli attacchi che portarono all’inaugurazione della operazione delle Forze di Difesa Israeliane Guardiani delle Mura, la stessa che, secondo l’ONG umanitaria B’Tselem, avrebbe causato 9 morti israeliani e 232 palestinesi. Le parole della missione israeliana riflettono le consuete accuse che le autorità di Tel Aviv lanciano sull’ONU e su altre organizzazioni internazionali da mesi.

Molti Paesi hanno chiamato un cessate il fuoco, mozione recentemente adottata anche dall’ONU attraverso una risoluzione del Consiglio di Sicurezza. Nonostante ciò, Israele ha continuato, e continua, a bombardare la Striscia di Gaza e a portare avanti la propria azione militare. A oggi, secondo il Ministero della Sanità di Gaza, i morti a partire dal 7 ottobre sarebbero oltre 37.200, mentre i feriti sarebbero poco meno di 85.000; procedono inoltre silentemente i raid in Cisgiordania, tra Jenin, Nablus e Hebron, dove negli ultimi giorni si stanno intensificando gli scontri con le milizie armate e le aggressioni dei coloni.

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Last modified: Giugno 14, 2024
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