Caso Unabomber, Elvo Zornitta: “Dimenticatemi. La mia vita è stata rovinata per sempre”

Trieste (martedì 21 ottobre 2025) — “Dimenticatemi”. È l’appello, intriso di amarezza, che Elvo Zornitta – l’ingegnere friulano per anni al centro dell’inchiesta su Unabomber – ha affidato all’agenzia Ansa dopo la sua definitiva uscita dal procedimento. La superperizia disposta nell’ambito dell’incidente probatorio ha infatti escluso in modo categorico la presenza del suo Dna sui reperti analizzati, chiudendo così ogni ombra di sospetto nei suoi confronti.

di Matteo Della Bartola

“Non ne posso più di questa vicenda – ha dichiarato Zornitta –. La mia vita è stata rovinata per sempre, con il marchio di Unabomber stampato in faccia. È stato un incubo lungo oltre vent’anni. Ma ora basta: almeno la vecchiaia, visto che ho 68 anni, permettetemi di trascorrerla in pace, con la mia famiglia, guardando negli occhi, senza paura di essere giudicato, le persone che incontro”.

L’ingegnere ha poi espresso dure parole nei confronti dell’iter giudiziario che lo ha coinvolto anche in questa seconda inchiesta: “Anche qui la parola umanità è rimasta sconosciuta. Ci hanno fatto soffrire diciotto mesi in più del lecito. Si rendono conto che dietro le inchieste ci sono persone, famiglie che hanno sofferto quanto e forse più di me? Devo tutto a mia moglie e a mia figlia, uniche ragioni di vita in quel periodo drammatico”.

Pur riconoscendo la complessità del lavoro tecnico svolto, Zornitta ha sollevato una riflessione sul sistema giudiziario: “Capisco la necessità di portare a termine un’opera scientifica imponente, e ringrazio i periti per l’impegno, ma qualcosa nell’ordinamento va cambiato. Diciotto mesi possono sembrare un soffio per chi vive una vita normale, ma per chi è stato nuovamente indagato come possibile Unabomber, dopo che un tribunale aveva accertato la manomissione delle prove a suo carico, sono un’eternità. È come restare sospesi sull’orlo di un abisso, pur sapendo di essere innocenti”.

Infine, l’ingegnere ha ricordato l’attesa snervante degli ultimi due anni: “Da quando mi sono sottoposto al test del Dna ho contato i giorni che mi separavano da oggi. I precedenti mi hanno distrutto la vita. Ora voglio solo che questa storia finisca per sempre”.