Scritto da 8:51 pm Esteri, Politica

Biden rimuove il divieto di usare armi americane per il battaglione Azov

Washington (mercoledì, 12 giugno 2024) – L’amministrazione guidata dal presidente Joe Biden ha deciso di rimuovere il battaglione Azov dalla lista dei gruppi a cui è vietata la vendita di armi statunitensi. Lunedì, il Dipartimento di Stato USA ha dichiarato che sarà consentita la consegna di armamenti al gruppo neonazista, invertendo quindi una politica di lunga data.

di Davide Lettera

Questa decisione ha un’importante valenza simbolica. Il battaglione Azov è da anni parte integrante dell’esercito ucraino, rendendo improbabile che gli sia stato impedito di usare le armi fornite dagli Stati Uniti all’Ucraina. Tuttavia, è rilevante ricordare che il battaglione era stato inserito nella lista nera secondo la Legge Leahy, che vieta agli Stati Uniti di fornire aiuti alle unità militari straniere sospettate di violazioni dei diritti umani. Con questa mossa, gli USA legittimano nuovamente un gruppo che si è macchiato di gravi crimini contro l’umanità.

“Dopo un’attenta revisione, la 12a brigata Azov delle forze speciali ucraine ha superato il controllo Leahy effettuato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti”, si legge in una nota ottenuta dal Washington Post. Gli Stati Uniti permetteranno quindi alla Brigata Azov di utilizzare le armi americane per combattere contro la Russia, ribaltando una politica in vigore da circa 8 anni.

Amnesty International, Human Rights Watch e le Nazioni Unite hanno denunciato le indicibili violenze commesse dai vari gruppi neonazisti impegnati nella guerra contro il Donbass, tra cui detenzione arbitraria, torture e omicidi. Anche l’OSCE, nel 2016, ha documentato crimini di guerra commessi dalle forze armate e di sicurezza ucraine.

Negli anni, questi gruppi hanno aumentato il loro consenso in Ucraina e influenze politiche. Il battaglione Azov, ad esempio, è diventato parte della Guardia nazionale ucraina. Possiede anche un’ala politica, il Corpo nazionale, e una rete di centri sociali, palestre, scuole di addestramento e circoli.

Secondo un rapporto dell’IERES della George Washington University, pubblicato nel settembre 2021, Canada, Stati Uniti, Francia, Regno Unito e altri Paesi occidentali avrebbero addestrato estremisti di destra in Ucraina, aumentando le tensioni con la Russia.

L’annuncio del Dipartimento di Stato USA segna quindi un importante cambiamento politico, legittimando nuovamente un gruppo neonazista coinvolto in gravi violazioni dei diritti umani.

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Last modified: Giugno 12, 2024
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