(Trieste, domenica 11 maggio 2025) — Un cartello con un prezzo decisamente “salato” per gli asparagi di bosco ha scatenato l’ironia e la polemica sui social media a Trieste. Quarantaotto euro al chilo per un mazzetto dell’apprezzato ortaggio primaverile: una cifra che non è passata inosservata.
di Matteo Somma
A far divampare la discussione è stato il post sarcastico di una triestina che, imbattutasi nel prezzo esposto in una bancarella del centro città, non ha esitato a condividere la sua sorpresa (e forse indignazione) con la rete. Il suo commento, che paragonava il prezzo attuale a uno visto in precedenza a “soli” 39 euro, è diventato rapidamente virale, raccogliendo numerosi commenti e condivisioni.
Tra l’ironia e lo stupore, molti utenti si sono interrogati sul perché di un prezzo così elevato, oscillando tra la presunta rarità del prodotto, la sua qualità e la speculazione commerciale. C’è chi ha ricordato i tempi in cui gli asparagi di bosco erano un prodotto più accessibile, e chi invece ha difeso il prezzo, sottolineando la difficoltà della raccolta e le caratteristiche organolettiche uniche di questa verdura.
L’episodio degli asparagi “di lusso” è diventato così un piccolo caso cittadino, un pretesto per riflettere sul valore dei prodotti locali, sulle dinamiche del mercato e, non da ultimo, sulla tipica ironia triestina capace di trasformare un semplice cartello in un argomento di dibattito collettivo.