Trieste — Tre ultras, due bresciani e un triestino, sono stati arrestati ieri in relazione agli scontri avvenuti lo scorso 2 novembre in zona Giarizzole, durante la partita Brescia-Trieste. Gli arresti, eseguiti dalla Digos di Trieste e Brescia, riguardano due uomini residenti a Brescia, nati nel 1978 e nel 1998, e un triestino del 1976. Le accuse contestate comprendono rissa aggravata, lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale in concorso e porto abusivo di oggetti atti a offendere.
di Matteo Della Bartola
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, gli scontri si sono verificati durante le fasi di afflusso delle tifoserie allo stadio. Circa 50 ultras bresciani, giunti a bordo di minivan e auto private in via San Pantaleone, nota come punto di ritrovo degli ultras triestini, sarebbero scesi dai mezzi con il volto coperto e impugnando aste da bandiera e cinture, dando vita al contatto con i tifosi locali.
L’azione è stata interrotta dall’intervento della polizia, durante il quale un agente della Digos di Trieste è rimasto ferito, con una prognosi di 10 giorni.
Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari, in attesa di convalida. Le indagini della Digos di Trieste proseguono, con l’analisi di ulteriori filmati per individuare eventuali altri responsabili dei reati.
Gli accertamenti confermano come gli strumenti di sorveglianza e i filmati delle forze dell’ordine siano risultate fondamentali per ricostruire la dinamica degli scontri e identificare i protagonisti.
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