Trieste (mercoledì 8 ottobre 2025) — Due testimoni lo avrebbero visto strattonare e colpire la sua cagnetta in strada, tanto da decidere di chiamare la polizia e sporgere denuncia. È scattato così il sequestro dell’animale, che inizialmente è stato accolto in una struttura di Trieste e, più recentemente, trasferito in un centro per la cura degli animali a Pordenone. Le indagini, intanto, sono ancora in corso.
di Matteo Della Bartola
I fatti risalgono a una mattina dell’estate scorsa, nel quartiere triestino di Roiano. Secondo quanto riportato dagli atti, i due testimoni avrebbero visto un uomo di circa 70 anni, residente in zona, colpire ripetutamente il cane con un sacco, dopo averlo strattonato con forza, per poi lasciarlo in strada. I testimoni hanno descritto il gesto come “volontario e dettato da gratuita crudeltà”.
L’uomo è stato convocato in commissariato, dove ha fornito la propria versione dei fatti. Assistito dall’avvocato Matteo Di Bari, il settantenne ha negato le accuse, sostenendo di essere inciampato accidentalmente sul cane mentre portava con sé un sacco della spazzatura. La difesa ha inoltre annunciato la disponibilità di sette testimoni pronti a confermare la buona condotta dell’uomo.
“Dopo la morte di mia moglie, quella cagnetta era tutto ciò che mi restava”, ha dichiarato l’indagato, visibilmente provato. “Ora me l’hanno portata via e non posso nemmeno vederla. È molto dura vivere senza di lei”.
Nel frattempo, l’istanza di dissequestro dell’animale presentata dalla difesa è stata rigettata dal giudice. Resta da chiarire, alla luce delle testimonianze e degli accertamenti in corso, se si sia trattato di maltrattamenti volontari o di un incidente.
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