Muggia — Si sono conclusi i lavori di dragaggio alla foce del Rio Ospo a Muggia, un intervento atteso da tempo e finanziato con 378 mila euro di fondi regionali. L’operazione aveva l’obiettivo di ripristinare la profondità del canale di accesso al porto, ridotta negli anni a meno di mezzo metro a causa dell’accumulo di sedimenti, che aveva reso difficoltoso il transito delle imbarcazioni e ostacolato il naturale deflusso a mare delle acque.
di Matteo Della Bartola
Il sopralluogo finale dei lavori si è svolto ieri: grazie al dragaggio, sono stati rimossi circa 800 metri cubi di materiale, riportando il fondale a una profondità minima di 1,5 metri. “Si tratta di un intervento fortemente voluto dalla Regione – ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro – per restituire piena agibilità idraulica e nautica all’area, nel rispetto della massima sicurezza ecologica, a beneficio dei cittadini e dei diportisti”.
Le operazioni sono state condotte con un sistema di aspirazione di ultima generazione, che ha permesso di convogliare i sedimenti, attraverso una tubazione di oltre 200 metri, verso un’unità navale da carico. Il materiale dragato, risultato inquinato, è stato poi trasferito e smaltito in sicurezza nella cassa di colmata presso la piattaforma logistica dell’area portuale, in conformità alle normative ambientali.
“Abbiamo messo in campo – ha aggiunto Scoccimarro – le professionalità e le risorse regionali, in stretta collaborazione con l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale, per ottenere un risultato concreto e sicuro, tutelando al tempo stesso ambiente e salute pubblica”.
Tag: dragaggio, foce, lavori, muggia, porto, rio ospo Last modified: Ottobre 31, 2025

