(Trieste, lunedì 23 giugno 2025) — La Guardia di Finanza ha scoperto una maxi frode riguardante il “bonus facciate”: indagate imprese locali che avrebbero gonfiato i crediti d’imposta, per un totale sequestrato di 9 milioni di euro.
di Matteo Somma
Le attività investigative, avviate nelle ultime settimane, hanno portato alla luce fatture false e lavori mai eseguiti nei vecchi centri urbani. I finanzieri hanno eseguito perquisizioni in uffici e cantieri, raccogliendo documenti e ordinativi falsificati .
Il meccanismo illecito prevedeva l’emissione di fatture gonfiate a nome di clienti simulati; queste venivano poi utilizzate per ottenere crediti fiscali dal valore eccessivo. Le imprese coinvolte rischiano il sequestro preventivo dei beni e pesanti sanzioni penali.
Il fenomeno rischia di screditare un incentivo pensato per la riqualificazione edilizia. Da qui l’urgenza di una maggiore vigilanza da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza, insieme a controlli più rigorosi sui cantieri finanziati con agevolazioni pubbliche.
Last modified: Giugno 23, 2025
