Monfalcone — Lo scontro politico sulla gestione dei migranti in Friuli Venezia Giulia si infiamma dopo il “blitz” dell’ex sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisint, che nei giorni scorsi ha annunciato di aver chiesto l’intervento delle forze dell’ordine per trasferire nel capoluogo regionale alcuni migranti accampati nei pressi della stazione ferroviaria di Monfalcone.
di Matteo Della Bartola
La reazione di Forza Italia non si è fatta attendere. In una nota congiunta, i capigruppo in consiglio regionale e comunale, Michele Lobianco e Alberto Polacco, hanno definito l’azione di Cisint una “visione miope intrisa di propaganda di piccolo cabotaggio” e hanno criticato il gesto come “ripicche territoriali” che non risolvono i problemi reali legati all’accoglienza dei richiedenti asilo. “Le dinamiche migratorie non si affrontano con annunci sui social o inviti a salire su un treno – hanno sottolineato – servono politiche coordinate, responsabilità condivise e collaborazione tra istituzioni”.
Per gli azzurri, Trieste non può diventare il “terminal delle insofferenze amministrative di altri” e agli europarlamentari si chiedono soluzioni concrete, analisi approfondite e lavoro diplomatico, non slogan e provocazioni.
Non si è fatta attendere la risposta piccata di Cisint, che ha replicato difendendo le proprie azioni e ricordando i suoi interventi a livello europeo: “Ho scritto alla presidente Von der Leyen e al Commissario Brunner per rafforzare Frontex ai confini esterni e accelerare l’accordo operativo con la Bosnia. Non permetterò bivacchi e accampamenti notturni in città già in difficoltà, e sono in costante contatto con il ministro Piantedosi e il sottosegretario Molteni per risolvere la situazione”.
Lo scontro mette in luce, ancora una volta, le tensioni politiche locali e regionali sul tema migratorio, con Trieste al centro di un dibattito che unisce questioni di sicurezza, governance europea e strategie di accoglienza.
Tag: cisint, forza italia, gestione migranti, monfalcone Last modified: Ottobre 29, 2025

